Stefano Tomasi 3be6c
Nato a Ferrara nel 1959, ma cresciuto in Trentino, avverte precocemente un'attrazione per l'arte ed in particolare per la lavorazione artistica del legno, nel solco della tradizione della sua provincia. Rilevante per la sua maturazione artistica, la trentennale attività di bonsaista, che attraverso lo studio delle proporzioni, dell'armonia, dell'equilibrio e dell'asimmetricità', gli ha permesso di affinare in maniera rilevante i gusti estetici e di mantenere vivo il contatto con l'elemento legno. Quest'ultimo, lasciato al naturale o colorato, è stato impiegato per creare opere tridimensionali di esecuzione diversificata. Il fascino pregresso per le opere di Kandinsky, Mirò, Pollock, Mondrian, Arnoldi e altri ha fatto sì che la sua vena creativa trovasse sempre nell’astrattismo la sua migliore espressione, in particolare attraverso la ricerca dell'equilibrio cromatico e dell'armonia delle forme, congiunti ad un uso di colori vivaci e alla predilezione per colori caldi (in primis i toni del rosso e del giallo). La sua ricerca personale lo ha portato a studiare e sperimentare diverse tecniche pittoriche, trovando in quelle che danno luogo ad opere di tipo materico o puramente geometrico, le sue preferite.
Scopri opere d'arte contemporanea di Stefano Tomasi, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Scultura. Tipo di : Artista , iscritto dal 2024 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Stefano Tomasi su ArtMajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Stefano Tomasi. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
Geometrici • 22 opere o6hs
Guarda tuttoStefano Tomasi 2h6148
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Le opere recenti • 59 opere 145q15
Guarda tuttoStefano Tomasi 2h6148
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Stefano Tomasi 2h6148
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Riconoscimento 6ovm
L'artista ha vinto premi e riconoscimenti
Le opere dell'artista sono state notate dalla redazione
L'artista partecipa a mostre d'arte e fiere
Biografia x2ga
Nato a Ferrara nel 1959, ma cresciuto in Trentino, avverte precocemente un'attrazione per l'arte ed in particolare per la lavorazione artistica del legno, nel solco della tradizione della sua provincia. Rilevante per la sua maturazione artistica, la trentennale attività di bonsaista, che attraverso lo studio delle proporzioni, dell'armonia, dell'equilibrio e dell'asimmetricità', gli ha permesso di affinare in maniera rilevante i gusti estetici e di mantenere vivo il contatto con l'elemento legno. Quest'ultimo, lasciato al naturale o colorato, è stato impiegato per creare opere tridimensionali di esecuzione diversificata. Il fascino pregresso per le opere di Kandinsky, Mirò, Pollock, Mondrian, Arnoldi e altri ha fatto sì che la sua vena creativa trovasse sempre nell’astrattismo la sua migliore espressione, in particolare attraverso la ricerca dell'equilibrio cromatico e dell'armonia delle forme, congiunti ad un uso di colori vivaci e alla predilezione per colori caldi (in primis i toni del rosso e del giallo). La sua ricerca personale lo ha portato a studiare e sperimentare diverse tecniche pittoriche, trovando in quelle che danno luogo ad opere di tipo materico o puramente geometrico, le sue preferite.
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1959
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei

Eventi d'arte in corso e a breve 5g5t15
Influenze 17522x
Formazione 6b5x4f
Valore dell'artista certificato 1m2op
Realizzazioni 3u3b4o
Premi e riconoscimenti 2w4p5q
Esibizioni soliste 3t5y
Attività su ArtMajeur 5m6p56
Ultime notizie Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Stefano Tomasi rt20
Stefano Tomasi un artista trentino 374t31
Artista italiano (Pittura, Scultura), arte astratta, pittura materica, arte contemporanea.
“La musica è la colonna sonora della mia arte. Ogni pennellata è una nota, ogni colore un accordo. Ogni tela è una partitura visiva, dove i colori e le forme danzano al ritmo di note e melodie, conferendo loro un ritmo e un'energia vibrante”.
In un laboratorio avvolto dalla musica e dal profumo del legno, Stefano Tomasi dà vita a un universo pittorico dove i colori vibranti dialogano con le forme essenziali. La sua arte, un connubio tra ione per la musica e profonda conoscenza dei materiali, è un viaggio emozionante alla scoperta dell'anima.
“La musica mi trasporta in un altro mondo, dove le emozioni si amplificano e le idee prendono forma”. Il legame tra musica e arte è un elemento distintivo delle sue opere che merita di essere valorizzato. “Dipingere ascoltando la mia musica preferita è come creare un dialogo tra suoni e colori”.
Nato a Ferrara nel 1959, ma cresciuto in Trentino, fin da giovane si apiona alla musica: clarinettista, sassofonista e chitarrista per molti anni, la musica lo accompagnerà per tutta la vita. Apionato fin da ragazzo di natura, lavorazione artistica del legno, giardinaggio e in particolare di bonsai. La pratica bonsaistica ultra trentennale lo ha avvicinato molto alle arti orientali, alla filosofia zen, all'arte dei giardini giapponesi ed altro e attraverso lo studio delle proporzioni, dell'armonia, dell'equilibrio e dell'asimmetricità', gli ha permesso di affinare in maniera rilevante i gusti estetici e di mantenere vivo il contatto con l'elemento legno. La lavorazione del legno e dei bonsai gli hanno permesso inoltre di sviluppare una notevolissima manualità, sfruttata al meglio poi nello sviluppo della sua tecnica pittorica.opera in legno 70x92 con scarti di lavorazione anno 2022
Natura, legno e musica hanno quindi influenzato moltissimo la sua successiva produzione artistica e pittorica in maniera particolare. La ione per la lavorazione del legno, coltivata fin dalla gioventù, si è evoluta negli anni, esplorando sempre nuove forme espressive che dopo vari aggi lo hanno portato infine alla pittura. La manualità raffinata, acquisita anche grazie all'esperienza con il bonsai, si ritrova nella gestualità pittorica, dando vita a opere materiche ricche di sfumature.
Affascinato da sempre da artisti del calibro di Kandinsky, Mirò, Pollock, Mondrian, Arnoldi e altri, ha sviluppato un suo particolare stile frutto di continue sperimentazioni.
Non avendo fatto studi artistici specifici, ma essendosi formato da autodidatta è riuscito a sviluppare uno stile unico e personale, libero da vincoli accademici, evidenziando una costante ricerca e sperimentazione di nuove tecniche e espressioni artistiche, dimostrando grande curiosità e ione per l'arte.
" Le mie opere sono un'esplorazione sensoriale, dove la materia si fa voce dell'emozione, creando un dialogo intenso tra l'artista e l'osservatore".
Dalle opere emerge un linguaggio artistico distintivo caratterizzato da:
Matericità: L'uso di materiali diversi e la creazione di texture ricche e complesse sono elementi ricorrenti nelle sue opere. “La materia è il mio linguaggio. Utilizzo spatole e pennelli per creare texture ricche e profonde, che trasmettono emozioni e sensazioni". Colori intensi: La palette cromatica di Tomasi è solitamente ricca e vibrante Una tavolozza cromatica vibrante e contrastante diventa la mia palette emotiva, creando un linguaggio visivo potente e coinvolgente. Geometria e astrazione: Le forme geometriche, spesso semplificate e scomposte, sono un elemento fondamentale nella composizione delle opere. Tuttavia, l'artista non si limita a una geometria rigida, ma la fonde con elementi più organici e gestuali, creando un equilibrio tra ordine e caos.
Uno dei primi geometrici realizzati nel 2023: acrilico su tela 90x80 titolo More than a feeling
Espressività: Le opere trasmettono un forte senso di emotività e di energia. I segni, i gesti e le tracce del pennello sono evidenti, rivelando un processo creativo intenso e coinvolgente. Temi universali: I temi affrontati nelle opere di Tomasi sono spesso legati alla condizione umana, alla natura, alla spiritualità e all'inconscio. L'artista utilizza un linguaggio visivo universale per esprimere concetti complessi e sfumature emotive. Tecnica e materiali: "La mia ricerca artistica si concentra principalmente sull'acrilico, un medium versatile che mi permette di sperimentare diverse texture e densità. Preferisco lavorare su tele di medie dimensioni, che mi offrono uno spazio ideale per sviluppare le mie composizioni, caratterizzate da una forte matericità e da un'ampia gamma cromatica". Processo creativo: "E’ intuitivo e quasi sempre guidato dall'emozione del momento. Spesso mi ritrovo a iniziare un'opera senza un'idea predefinita, lasciandomi guidare dalla materia e dalla gestualità spontanea. Per le opere più geometriche, invece, richiedo un approccio più meditativo e una preparazione accurata. Il mio lavoro quindi oscilla tra due poli opposti: da un lato, la gestualità spontanea e impulsiva, dall'altro la rigida precisione delle forme geometriche. Questo contrasto crea un equilibrio dinamico e rende i miei lavori un'esplorazione continua tra ordine e caos." Influenze e ispirazione: "Le mie opere sono il risultato di un dialogo continuo tra la materia, l'emozione e la ragione. Non cerco un'ispirazione specifica, ma piuttosto un'apertura a ciò che mi circonda e alle sensazioni che provo. L'atto creativo è per me un viaggio alla scoperta di nuovi mondi interiori. L’emozione è il motore che guida la mia creazione artistica. Ogni opera è un'espressione autentica del mio stato d'animo e delle mie esperienze. Spero che chi osserva le mie opere possa connettersi con queste emozioni e trovare una risonanza personale."
L'opera di Tomasi si presenta come un percorso artistico ricco e complesso, caratterizzato da una continua ricerca formale e concettuale. L'analisi delle sue opere ci permette di apprezzare la sua sensibilità artistica e la sua capacità di tradurre in immagini emozioni e pensieri profondi. Fare arte come mezzo per suscitare emozioni. Il fatto che non cerchi necessariamente di trasmettere un messaggio esplicito, ma piuttosto di creare un'esperienza emotiva, è una scelta molto interessante. È come se le opere fossero delle finestre che si aprono su mondi interiori, invitando l'osservatore a esplorare le proprie emozioni.
"Le mie tele sono come delle mappe emotive, dove i colori e le forme si intrecciano per creare un linguaggio universale; io cerco di catturare l'energia del momento e di trasmetterla attraverso la mia arte, creando un'atmosfera di serenità e di bellezza, dove l'osservatore possa trovare un rifugio dalla frenesia quotidiana e riscoprire la meraviglia del mondo che ci circonda.
Esempio di materico tecnica mista su tela 80x80 anno 2023 titolo Sound of silence.
Espressività: Le opere trasmettono un forte senso di emotività e di energia. I segni, i gesti e le tracce del pennello sono evidenti, rivelando un processo creativo intenso e coinvolgente.
Temi universali: I temi affrontati nelle opere di Tomasi sono spesso legati alla condizione umana, alla natura, alla spiritualità e all'inconscio. L'artista utilizza un linguaggio visivo universale per esprimere concetti complessi e sfumature emotive.
Il percorso evolutivo:
Fase iniziale:
Influenze: Kandinsky, Mondrian, Mirò. Caratteristiche: Predominanza di forme geometriche pure e colori primari. Composizioni statiche e simmetriche. Ricerca di un equilibrio formale e cromatico. Uso della tela come superficie piatta. Temi: Esplorazione delle potenzialità espressive del colore e della forma. Ricerca di un ordine cosmico e di un'armonia universale.
Fase intermedia:
Influenze: Pollock, artisti informali. Caratteristiche: Introduzione di elementi organici e gestuali. Uso della materia e della spatola per creare texture e profondità. Composizioni più dinamiche e aperte. Interesse per l'aspetto materico della pittura. Temi: Esplorazione della dimensione inconscia e dell'espressività del gesto. Ricerca di un linguaggio pittorico più personale e spontaneo.
Fase matura:
Influenze: Artisti contemporanei, esperienze personali. Caratteristiche: Sintesi tra elementi geometrici e organici. Uso di una vasta gamma cromatica e di materiali diversi. Composizioni complesse e articolate. Riferimenti alla natura e all'ambiente. Temi: Riflessione sulla complessità del mondo e sulla condizione umana. Ricerca di un equilibrio tra ordine e caos.
A Riva la Personale di Stefano Tomasi 4i591n
il T on line
lunedì 6 Maggio, 2024
Arte
A Riva la personale di Tomasi, un artista «capace di dissolvere i confini convenzionali dell’arte»
di Gabriella Brugnara
Circa una cinquantina i lavori esposti, di grandi dimensioni e posti in dialogo con otto sculture in legno
Pure forme e colori intensi, scintillanti, che a volte si addensano in vortici oscuri, capaci però sempre di farsi strada e riemergere, ansiosi di luce. Opere che non riescono a contenere il pensiero, che travalicano i limiti della tela, fanno da controcanto ad altre in cui il centro pulsante assume lo spessore di un nucleo labirintico, che si sfrangia nella mai sospesa ricerca di una via d’uscita. Differenze e contrasti, ma un unico filo conduttore: il ritmo come attitudine a indagare le possibilità di armonia tra i molteplici elementi. Scaturisce da questo intreccio «Danze di colori e forme. Esplorazioni pittoriche astratte», la mostra personale di Stefano Tomasi, inaugurata sabato alla Galleria Civica G. Craffonara – Giardini di Porta Orientale, a Riva del Garda e visitabile fino a martedì 7 maggio. L’orario di apertura della galleria è il seguente: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. Circa una cinquantina i lavori esposti, di grandi dimensioni e posti in dialogo con otto sculture in legno. Per l’artista trentino, tutto parte infatti da una ione per la scultura in legno, cui affianca quella di musicista, oltre a una trentennale attività di bonsaista, che lo avvicina allo studio delle proporzioni e dell’equilibrio.
«Il aggio dalla scultura al pannello in legno e quindi alla tela è venuto da sé – racconta Tomasi. Da sempre mi attraggono colori e forme astratte, il mio punto di riferimento sono grandi nomi quali Kandinskij, Miró, Mondrian. Preferisco dipingere di notte, con le mie musiche preferite a darmi ispirazione». Come accade, ad esempio per l’opera «Coming back to life», che prende spunto dall’omonimo brano dei Pink Floyd, o per «More than a feeling» dei Boston, l’opera scelta come manifesto della mostra. «Con i miei lavori cerco di dare voce all’inconscio, all’ispirazione, al gesto, anche senza un fine predeterminato. Non sono io a dire cosa rappresenta il mio dipinto, ma provo a stimolare l’osservatore ad essere meno razionale e a interpretare l’opera secondo i suoi canoni estetici. La mia è una forma di pittura molto emozionale, con tipologie differenti di opere: alcune sono più istintive, nascono quasi di getto. Altre, al contrario, sono meditate ed elaborate. Dipende dallo stato d’animo, dalle situazioni, da quello che inseguo e vorrei esprimere» conclude l’artista.
Studio, progettazione e disegno sono alla base del lavoro di Tomasi, che ha partecipato anche a «Biennale Milano 2023». Della sua estetica il curatore Salvo Nugnes sottolinea la capacità di dissolvere i confini convenzionali dell’arte. «Con maestria riesce a isolare concetti, oggetti e procedimenti logici, scomponendo i comuni canoni della realtà oggettivamente conosciuta, per poi ricostruirli attraverso la lente unica della sua visione, rendendo un senso di autenticità e spontaneità, come se catturassero istanti irripetibili. Ogni pennellata sembra comunicare direttamente con l’anima dello spettatore invitandolo a immergersi in un mondo di emozioni e visioni» afferma Nugnes.